Viaggiatori alla ricerca di panorami mozzafiato: ecco i treni europei da non perdere assolutamente

Viaggiatori alla ricerca di panorami mozzafiato: ecco i treni europei da non perdere assolutamente

Siria Libanori

Novembre 27, 2025

La porta del vagone si chiude e, in pochi minuti, il ritmo della città lascia il posto a un altro tempo: curve, ponti, vette. Per molti viaggiatori il treno non è solo un mezzo ma la parte centrale dell’esperienza — è il luogo dove il paesaggio diventa racconto. Qui raccontiamo cinque rotte europee che mostrano come l’infrastruttura ferroviaria possa trasformare un trasferimento in un percorso scenografico e tecnico. I convogli elencati collegano luoghi molto diversi tra loro, dal cuore delle Alpi ai fiordi norvegesi, passando per le Highlands scozzesi. Un dettaglio che molti sottovalutano è la varietà delle carrozze: linee storiche mantengono arredi in legno, altre offrono grandi vetrate per osservare il paesaggio senza distrazioni.

Alpi e passi d’alta quota

Attraversare le Alpi in treno significa misurare l’ingegneria con il paesaggio. Il Glacier Express collega Zermatt a St. Moritz in circa otto ore e si è guadagnato la definizione di “espresso più lento del mondo” per il ritmo che privilegia la vista rispetto alla velocità. Il percorso passa per valli glaciali e attraversa 291 ponti e 91 tunnel, oltre a toccare siti inseriti nell’elenco UNESCO, tra cui la linea dell’Albula.

Viaggiatori alla ricerca di panorami mozzafiato: ecco i treni europei da non perdere assolutamente
Viaggiatori alla ricerca di panorami mozzafiato: ecco i treni europei da non perdere assolutamente – uchimura.it

Allo stesso modo, il Bernina Express consente di viaggiare tra Chur e Poschiavo attraverso valichi alpini che mettono a confronto climi e paesaggi: le vetrate panoramiche rivelano vette innevate e vallate verdi in rapida successione. I treni alpini non sono solo attrazioni turistiche: sono vie di collegamento utilizzate anche da pendolari e operatori locali, e per questo combinano comfort e regolarità di servizio. Un aspetto che sfugge a chi vive in città è la dipendenza delle linee alpine dalle condizioni meteorologiche: manutenzioni stagionali e monitoraggi costanti sono routine che garantiscono sicurezza e continuità del servizio.

Britannici e locomotive storiche

Nel Regno Unito il rapporto con il treno è spesso anche una questione di memoria industriale. Il Jacobite Steam Train, che collega Fort William a Mallaig, è un esempio: una locomotiva a vapore percorre il tracciato attraversando il celebre Glenfinnan Viaduct, diventato icona cinematografica. Il fascino è doppio perché il viaggio mescola paesaggio e nostalgia tecnica: gli scompartimenti in stile tradizionale, i fischi della macchina a vapore e la lentezza misurata creano una temporalità diversa dal trasporto rapido. Non si tratta di una semplice attrazione per appassionati: la tratta è scelta anche da chi vive nelle comunità locali per spostarsi tra piccole stazioni costiere e interne. Un fenomeno che in molti notano è la crescente attenzione alla conservazione delle locomotive storiche: tecnici e volontari lavorano per mantenere in esercizio macchine centenarie senza rinunciare agli standard di sicurezza moderni.

Accanto alle esperienze storiche c’è il Caledonian Sleeper, treno notturno che mette in collegamento Londra con Edimburgo e Glasgow offrendo cabine con letto e servizi simili a camere d’albergo. La formula notturna è pratica per chi preferisce ottimizzare i tempi di viaggio: si parte la sera e si arriva al mattino, spesso direttamente nelle aree rurali della Scozia, pronte per escursioni e trasferimenti. Questo tipo di servizio mostra come il treno possa essere anche soluzione operativa per lunghe distanze, combinando comfort e impatto ambientale inferiore rispetto all’aereo.

Fiordi, cascate e pendii scoscesi

Scendere dai monti per ritrovarsi davanti a un fiordo è una delle esperienze più nette offerte dalle ferrovie europee. La Flåm Railway, che collega Myrdal a Flåm in Norvegia, compie un dislivello di circa 867 metri in pochi chilometri, trasformando il viaggio in una successione di panorami che alternano gole, cascate e terrazze coltivate. Una delle fermate più fotografate è quella nei pressi della cascata di Kjosfossen, dove il binario si avvicina alla massa d’acqua e i passeggeri possono scendere per osservare la caduta da vicino. Il percorso è breve ma intenso e, per molti, rappresenta la porta d’accesso al paesaggio fjordico norvegese.

A fianco delle tratte turistiche ci sono linee progettate per resistere a climi severi e pendenze estreme, e qui la manutenzione è continua: sono interventi che spesso passano inosservati ma sono fondamentali per la sicurezza. Un dettaglio che molti sottovalutano è l’importanza delle carrozze panoramiche con vetrate estese: non servono solo a “migliorare” la vista ma a minimizzare distrazioni e valorizzare la fruizione del territorio, elemento cruciale in regioni dove il paesaggio rappresenta una risorsa economica e culturale. Chi sceglie questi treni cerca spesso un’esperienza che unisce storia, ingegneria e natura — e in molte regioni europee questo tipo di offerta continua a essere una componente rilevante del sistema di mobilità regionale.